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San Federico di Utrecht:18 luglio

SAN FEDERICO VESCOVO DI UTRECHT

San Federico di Utrecht Vescovo(www.mirabileydio.it)

18 luglio

A Utrecht in Austrasia, nel territorio dell’odierna Olanda, san Federico, vescovo, che rifulse nello studio delle Sacre Scritture e mise cura e impegno nell’evangelizzazione dei Frisoni.

Di certo si sa che intervenne al concilio di Magonza dell’829. Fu ricordato poi in una carta del 26 dicembre 833, e nella Vita di s. Odulfo, da lui mandato ad evangelizzare i Frisoni. Rabano Mauro gli dedicò, nell’834, il suo commento al libro di Giosuè e scrisse un carme in suo onore.

Stando alla Vita, sarebbe nato verso il 781 da famiglia probabilmente di origine inglese, non è chiaro se in Inghilterra o in Frisia. Eletto vescovo di Utrecht dopo la morte di Ricfredo, tra l’825 e l’828, grazie anche all’appoggio dell’imperatore Lotario, lottò contro il paganesimo, risorto in Frisia dopo l’invasione Normanna, e contro l’uso dei matrimoni incestuosi. Avendo rimproverato l’imperatore Ludovico il Pio per aver sposato, vivente ancora la prima moglie Irmingarda, Giuditta, sarebbe stato da questa fatto assassinare il 18 luglio 838. Altri però attribuiscono l’assassinio del santo ad un nobile dell’isola di Walcheren da lui rimproverato. Sepolto nella cripta della chiesa del S.mo Salvatore ad Utrecht, fu venerato come martire in diverse località dei Paesi Bassi e a Fulda.

Nel 1362 il cranio del santo, separato dal corpo dal vescovo Folkert, fu racchiuso in un reliquiario d’oro e d’argento ed esposto alla venerazione. Durante la Riforma fu salvato in una casa privata dove, secondo il bollandista G. Cuypers, era ancora conservato al principio del sec. XVIII. Del resto del corpo, invece, già al suo tempo non si sapeva più niente.

Tramite il Molano il nome di Federico fu iscritto nel Martirologio Romano al 18 luglio.

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San Bonifacio martire: 5 giugno

san Bonifacio martire(www.mirabileydio.it)
san Bonifacio Martire(www.mirabileydio.it)
                  San Bonifacio Vescovo e martire 
                                   5 giugno 

                   Bonifacio o Winfrid sembra appartenesse a una nobile 
                  famiglia inglese del Devonshire, dove nacque nel 673 (o 680). 
                  Professò la regola monastica nell'abbazia di Exeter e di 
                  Nurslig, prima di dare inizio all'evangelizzazione delle 
                  popolazioni germaniche oltre il Reno. Il suo primo tentativo 
                  di raggiungere la Frisia andò a vuoto per l'ostilità tra il 
                  duca tedesco Radbod e Carlo Martello. Winfrid compì allora il 
                  pellegrinaggio a Roma per pregare sulle tombe dei martiri e 
                  avere la benedizione del papa. S. Gregorio II ne assecondò lo 
                  slancio missionario e Winfrid ripartì per la Germania. Sostò 
                  nella Turingia, quindi raggiunse la Frisia, appena 
                  assoggettata dai Franchi, e vi operò le prime conversioni. In 
                  tre anni percorse gran parte del territorio germanico.
                  Anche i Sassoni risposero con entusiasmo alla sua 
                  predicazione. Convocato a Roma, ebbe dal papa l'ordinazione 
                  episcopale e il nuovo nome di Bonifacio. Durante il viaggio di 
                  ritorno in Germania in un bosco di Hessen fece abbattere una  
                                        gigantesca quercia alla quale le popolazioni pagane 
                  attribuivano magici poteri perché ritenuta sede di un dio. 
                  Quel gesto fu ritenuto una vera sfida alla divinità e i pagani 
                  accorsero per assistere alla vendetta del dio offeso. 
                  Bonifacio ne approfittò per recare loro il messaggio 
                  evangelico.     
                  Ai piedi della quercia abbattuta eresse la prima chiesa dedicata a S. Pietro.
                  Prima di organizzare la Chiesa sulla riva destra del Reno 
                  pensò alla fondazione, tra le regioni di Hessen e Turingia, di 
                  un'abbazia, che divenisse il centro propulsore della 
                  spiritualità e della cultura religiosa della Germania. Nacque 
                  così la celebre abbazia di Fulda ,dove poi fù sepolto. Come sede 
                  arcivescovile scelse la città di Magonza.
                  Già vecchio, eppur infaticabile, ripartì per la Frigia. Lo 
                  accompagnavano una cinquantina di monaci. Il 5 giugno 754 
                  aveva dato l'appuntamento presso Dokkum a un gruppo di 
                  catecumeni. Era il giorno di Pentecoste; all'inizio della 
                  celebrazione della Messa i missionari vennero assaliti da un 
                  gruppo di Frisoni armati di spade. "Non temete - disse 
                  Bonifacio ai compagni - tutte le armi di questo mondo non 
                  possono uccidere la nostra anima".Quando la spada di un 
                  infedele si abbatté sul suo capo, cercò di ripararsi  
                  coprendosi con l'Evangeliario. Ma il fendente sfregiò il 
                  libro e mozzò il capo del martire.
 

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San Bonifacio martire(www.mirabileydio.it)
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SAN VALENTINO MARTIRE:14 FEBBRAIO

icona san Valentino martire
icona san Valentino martire

14 febbraio

san Valentino vescovo di Terni,Martire

Santa Maria Antiqua ,Roma

La più antica notizia di S. Valentino è in un documento ufficiale della Chiesa dei sec .V-VI dove compare il suo anniversario di morte. Ancora nel sec. VIII un altro documento ci narra alcuni particolari del martirio: la tortura, la decapitazione notturna, la sepoltura ad opera dei discepoli Proculo, Efebo e Apollonio, successivo martirio di questi e loro sepoltura.

Altri testi del sec. VI, raccontano che S. Valentino, cittadino e vescovo di Terni dal 197, divenuto famoso per la santità della sua vita, per la carità ed umiltà, per lo zelante apostolato e per i miracoli che fece, venne invitato a Roma da un certo Cratone, oratore greco e latino, perché gli guarisse il figlio infermo da alcuni anni. Guarito il giovane, lo convertì al cristianesimo insieme alla famiglia ed ai greci studiosi di lettere latine Proculo, Efebo e Apollonio, insieme al figlio del Prefetto della città. Imprigionato sotto l’Imperatore Aureliano fu decollato a Roma. Era il 14 febbraio 273. Il suo corpo fu trasportato a Terni . Fu tra i primi vescovi di Terni, consacrato da S. Feliciano vescovo di Foligno nel 197.   Preceduto da S .Pellegrino e S. Antimo, fratello dei SS .Cosma e Damiano.

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