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Battesimo del Signore

Icona del Battesimo del Signore (2014) .Per mano di Cristina Capella

BATTESIMO DI N.S. GESU’ CRISTO

L’icona è dedicata ad una delle dodici solennità liturgiche principali: il Battesimo di Gesù Cristo che indica l’inizio del ministero di Cristo per la salvezza dell’umanità e la Sua prima manifestazione come Figlio di Dio.

Cristo è in piedi nelle acque del Giordano e Giovanni Battista si china verso di Lui.

Sull’altra riva tre angeli.I veli che hanno in mano ricordano la tradizione di asciugare i battezzati quando uscivano dal fonte;le mani velate sono sempre segno di profondissima venerazione.

L’avvenimento,descritto da Marco,narra : ” “E uscendo dall’acqua vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di Lui come una colomba.E si sentì una voce dal cielo : “Tu sei il figlio mio prediletto,in Te mi sono compiaciuto””( Mc 1,10-11 ).

Nelle acque del fiume si vede una figura , personificazione  del fiume Giordano.Una spiegazione nel Salmo 114 :”Il mare vide e si ritrasse:il Giordano si volse indietro.”

Scrive S.Gregorio Nazianzeno : “Ecco Gesù che risale fuori dall’acqua.In realtà Egli porta il mondo. Con Lui lo fa risalire;Egli vede i Cieli lacerarsi e aprirsi mentre Adamo li aveva chiusi per lui e i suoi discendenti.( ………) Una voce discende dal Cielo per rendere testimonianza a Colui che ne veniva ; sotto l’aspetto di una colomba essa onora il corpo perchè Dio,mostrandosi sotto un aspetto corporeo, rende divino anche il corpo.”

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San Paolo di Tebe : 10 gennaio

San Paolo di Tebe Eremita

10  gennaio

Egitto, sec. III-IV

SAN PAOLO DI TEBE
SS.Paolo di Tebe e Antonio il grande
S. Paolo di Tebe e S.Antonio il grande

San Paolo di Tebe è onorato come il primo abitante del deserto e primo eremita cristiano. Visse la sua ascesi in Egitto, nella regione della Tebaide, fino alla morte nell’anno 341, all’età di 113 anni. Subito dopo la sua nascita al cielo molti vollero imitarne la vita, riempiendo il deserto e creando veri e propri centri monastici, per questo condivide con sant’Antonio il grande il titolo di padre del monachesimo. Ciò che conosciamo di lui lo dobbiamo alla penna di san Girolamo.

 Paolo, giovane cristiano egizio di ricca famiglia e molto colto, è costretto a lasciare la città per il deserto, in quanto denunciato come cristiano da familiari desiderosi di entrare in possesso del suo patrimonio, durante la persecuzione degli imperatori romani Decio e Valeriano.

Paolo si rifugiò nelle montagne del deserto dove trovò rifugio in una grotta accanto ad una sorgente d’acqua e un albero di palma. Dalla palma traeva le foglie che intrecciava per fare il suo abito e i datteri con cui si nutrì fino all’età di 43 anni, quando un corvo cominciò a portargli ogni giorno un pezzo di pane.

All’avvicinarsi della sua morte ricevette la visita di sant’Antonio  detto l’abate per essere stato il primo responsabile di una comunità di monaci, cioè un cenobio. A costui Paolo espresse il desiderio di essere sepolto avvolto nel mantello che Antonio aveva ricevuto in dono dal vescovo Atanasio. La sua richiesta fu accolta e Antonio lo fece seppellire avvolto in questo mantello, in una fossa scavata, sempre secondo la Vita geronimiana, da due leoni, nei pressi della grotta dove aveva vissuto

  Nel XII secolo le reliquie del santo furono trasferite dall’Egitto a Costantinopoli e poste nel monastero della Madre di Dio Peribleptos. In seguito alle crociate furono trafugate a Venezia, e infine portate a Ofa in Ungheria. Parte della sua testa si trova a Roma.

La Chiesa Ortodossa ne fa memoria il 15 gennaio, la Chiesa Copta il 2 di Amshir, i Romano-Cattolici il 10 gennaio.

Ispirato dallo Spirito, sei stato il primo ad abitare nel deserto emulando lo zelante Elia;

 come colui che imitava gli angeli, fosti reso noto al mondo, da sant’Antonio il Grande.

Paolo giusto, prega Cristo Dio che ci conceda la sua grande misericordia.

(Tropario. Tono III)

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17 gennaio:Sant’Antonio il Grande (abate)

S.Paolo di Tebe e S.Antonio il Grande
Icona di S.Paolo di Tebe e S.Antonio il Grande

Sant'Antonio Abate
Icona di  Sant’Antonio il Grande :

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S.ANTONIO IL GRANDE ( 250-356 )

 Nativo di un villaggio copto del Medio Egitto,di famiglia cristiana, rimase presto orfano con una sorellina. Poco dopo sentì irresistibilmente come rivolta a lui la parola del Signore che udì leggere in chiesa : ” Se vuoi essere perfetto,va,vendi quello che hai,dallo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli,poi vieni e seguimi ” ( Mt 19,21 ). Dopo aver provveduto ad assicurare l’avvenire alla sorella,distribuì i suoi beni ai poveri e si ritirò a vivere da eremita. Nel corso degli anni la sua fama divenne sempre più grande e sempre più numerosa la gente che volle udire la sua parola,che attirò molti alla sua sequela. Ormai sessantenne si rifugiò in totale solitudine nel deserto della Tebaide. L’amore per la vita eremitica non gli impedì di prendere parte attiva alle vicende della sua Chiesa,di confortare i fratelli oppressi e di lottare contro l’eresia ariana. Negli ultimi anni tornò alla solitudine e prima di morire ordinò ai suoi discepoli di seppellirlo in luogo sconosciuto a tutti.   Padre Antonio disse:”Io non temo più Dio,Lo amo perché l’amore caccia il timore “. http://www.mirabileydio.it

ufficio letture:

LETTURA: Dalla «Vita di sant’Antonio» scritta da sant’Atanasio, vescovo (Capp. 24; PG 26, 842-846)

Sant'Antonio il grande (1999)
Sant’Antonio il grande (1999)

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20 luglio:S.Profeta Elia(www.mirabileydio.it)

 

Profeta Elia 2009
Profeta Elia 2009 per mano di Cristina Capella
icona S. Elia 2003
Profeta Elia 2003
Nativo di Galaad ,in Transgiordania ,Elia operò come profeta nel decennio 860-850 a.C., sotto il regno di Acab e della regina Gezabele.(1 Re 17-19)
Dopo aver predetto la carestia ,Elia si rifugia nel deserto ,per comando del Signore:<<Vattene di qui ,dirigiti verso oriente; nasconditi presso il torrente
Cherit, che è a oriente del Giordano .Ivi berrai al torrente e i corvi per mio comando ti porteranno il tuo cibo>>

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