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San Marco Evangelista : 25 Aprile

San Marco Evangelista(www.mirabileydio.it)

http://www.mirabileydio.it

SAN MARCO EVANGELISTA

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Pare che il secondo evangelista avesse due nomi,quello ebraico di Giovanni e quello romano di Marco.

Era figlio di una delle tante Maria di Gerusalemme che seguirono devotamente Gesù e poi ospitarono i Suoi primi seguaci.

 

Si crede che Marco,giovinetto,assistesse alla cattura di Gesù nell’orto degli ulivi e che proprio alla sua casa bussasse S.Pietro la notte in cui l’Angelo lo liberò dalle catene.

Ma anche se il giovane Marco non conobbe direttamente il Redentore,seppe da Pietro tutto ciò che aveva fatto e aveva detto.

Seguì l’Apostolo,suo padre spirituale,a Roma dove ascoltò assiduamente la sua catechesi.

 

San Marco avrebbe predicato il Vangelo di Cristo non solo a Roma ma anche ad Alessandria d’Egitto dove avrebbe fondato la prima Chiesa e dove sarebbe stato martirizzato.

 

Nell’828 due mercanti veneziani trafugarono il corpo dell’Evangelista per sottrarlo alla terra dominata dagli infedeli.Le reliquie di San Marco giunsero nella città di Venezia dove furono poste nella Basilica che porta il suo nome.

 

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San Luca :18 ottobre (Patrono degli iconografi)

San Luca Evangelista

18 ottobre

luca 05web

ICONA DI SAN LUCA EVANGELISTA ICONOGRAFO,2005

 

Antiochia di Siria – Roma (?) – Primo secolo dopo Cristo

Con la dedica fatta a Teofilo(amante Dio) che doveva essere  un cristiano eminente ,

egli segue l’uso degli scrittori classici, che appunto erano soliti dedicare le loro opere

a  personaggi insigni.

Luca, infatti, ha studiato, è medico, e tra gli evangelisti è l’unico non ebreo.

Forse viene da Antiochia di Siria (oggi Antakya, in Turchia).

Un convertito, un ex pagano, che Paolo di Tarso si associa nell’apostolato, chiamandolo “compagno di lavoro” (Filemone 24) e indicandolo nella Lettera ai Colossesi come

“caro medico” (4,14). Il medico segue Paolo dappertutto, anche in prigionia: due volte.

E la seconda, mentre in un duro carcere attende il supplizio, Paolo scrive a Timoteo che ormai tutti lo hanno abbandonato. Meno uno: “Solo Luca è con me” (2Timoteo 4,11).

E questa è l’ultima notizia certa dell’evangelista.

Luca scrive il suo vangelo per i cristiani venuti dal paganesimo.

Non ha mai visto Gesù, e si basa sui testimoni diretti, tra cui probabilmente alcune donne, fra le prime che risposero all’annuncio.

C’è un’ampia presenza femminile nel suo vangelo, cominciando naturalmente dalla Madre di Gesù: Luca è attento alle sue parole, ai suoi gesti, ai suoi  silenzi.

Di Gesù egli sottolinea l’invitta misericordia, e quella forza che uscendo da lui “sanava tutti”: Gesù medico universale, chino su tutte le sofferenze.

Gesù onnipotente e “mansueto” come lo credeva Dante nelle parole di Luca.

Gli Atti degli Apostoli raccontano il primo espandersi della Chiesa cristiana fuori di Palestina, con i problemi e i traumi di questa universalizzazione.

Nella seconda parte è dominante l’attività apostolica di Paolo, dall’Asia all’Europa;

e qui Luca si mostra attraente narratore quando descrive il viaggio, la tempesta,

il naufragio, le buone accoglienze e le persecuzioni, i tumulti e le dispute, gli arresti, dal porto di Cesarea Marittima fino a Roma e alle sue carceri.

Secondo un’antica tradizione, Luca sarebbe stato anche il primo pittore  della Madre di Dio ,così finemente ritratta nel suo vangelo ; numerose  sono le icone della Madre di Dio a lui attribuite. Per questa ragione è il patrono degli iconografi.

O santo Apostolo ed Evangelista Luca, intercedi presso il misericordioso Dio, perché conceda alle anime nostre il perdono dei peccati.(tropario)

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San Marco Evangelista :25 Aprile

SAN MARCO EVANGELISTA

 

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Pare che il secondo evangelista avesse due nomi,quello ebraico di Giovanni e quello romano di Marco.

Era figlio di una delle tante Maria di Gerusalemme che seguirono devotamente Gesù e poi ospitarono i Suoi primi seguaci.

Si crede che Marco,giovinetto,assistesse alla cattura di Gesù nell’orto degli ulivi e che proprio alla sua casa bussasse S.Pietro la notte in cui l’Angelo lo liberò dalle catene.

Ma anche se il giovane Marco non conobbe direttamente il Redentore,seppe da Pietro tutto ciò che aveva fatto e aveva detto.

Seguì l’Apostolo,suo padre spirituale,a Roma dove ascoltò assiduamente la sua catechesi.

San Marco avrebbe predicato il Vangelo di Cristo non solo a Roma ma anche ad Alessandria d’Egitto dove avrebbe fondato la prima Chiesa e dove sarebbe stato martirizzato.

Nell’828 due mercanti veneziani trafugarono il corpo dell’Evangelista per sottrarlo alla terra dominata dagli infedeli.Le reliquie di San Marco giunsero nella città di Venezia dove furono poste nella Basilica che porta il suo nome.

“Infinita è la grazia che i Santi ricevono da Cristo.

Le loro reliquie,per la forza di Dio, operano .

continuamente miracoli;i loro nomi ,invocati con fede,

risanano malattie incurabili.

Per la loro intercessione,Signore,liberaci dalle passioni

dell’anima e del corpo,Tu che sei l’amico degli uomini ! “

(dai Vespri della Festa dei Santi)

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San Matteo apostolo(21 settembre)

ICONA DI SAN MATTEO (2008)

San Matteo Apostolo ed evangelista

 

21 settembre

 

I secolo dopo Cristo

 

Matteo, chiamato anche Levi, viveva a Cafarnao ed era pubblicano, cioè esattore delle tasse. Seguì Gesù con grande entusiasmo, come ricorda San Luca, liberandosi dei beni terreni. Ed è Matteo che nel suo vangelo riporta le parole Gesù: “Quando tu dai elemosina, non deve sapere la tua sinistra quello che fa la destra, affinché la tua elemosina rimanga nel segreto… “. Dopo la Pentecoste egli scrisse il suo vangelo, rivolto agli Ebrei, per supplire, come dice Eusebio, alla sua assenza quando si recò presso altre genti. Il suo vangelo vuole prima di tutto dimostrare che Gesù è il Messia che realizza le promesse dell’ Antico Testamento, ed è caratterizzato da cinque importanti discorsi di Gesù sul regno di Dio. Probabilmente la sua morte fu naturale, anche se fonti poco attendibili lo vogliono martire di Etiopia.

Gli apostoli ed evangelisti, vestiti con chitone ed imation (tunica e manto) e con la fascia dorata sulla spalla(clavio),appaiono sulle porte sante al centro dell’iconostasi come pure intorno alla Deesis (intercessione). Lo sguardo dell’apostolo è rivolto a Cristo al centro della Deesis ,nell’ascolto interiore dello Spirito Santo, che dà corpo alla parola ispirata. ”Voi siete la luce del mondo;

non può restare nascosta una città collocata sopra un monte”

(Mt 5,14)