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Icona della S.S.Trinità

Trinità dell’Antico Testamento

Fin dal IV secolo, su ispirazione dei Padri della Chiesa, l’arte paleocristiana e bizantina hanno visto nei tre pellegrini apparsi ad Abramo presso la quercia di Mamre, l’immagine nella quale la Santissima Trinità si rivela e si comunica agli uomini .

“La divinità che contemplo nel Padre è la stessa nel Figlio, e quella che vedo nello Spirito Santo è la stessa anche nel Figlio, perciò da parte nostra vi è un’unica adorazione e lode”

(S. Basilio il Grande)

SS.TRINITAS
Santissima Trinità 15 x 20 cm (tiglio)420€

Verso il 1410 il monaco Andrej Rublev tradusse la visione di San Sergio di Radonez, fondatore del monastero  dedicato alla SS. Trinità, in un’icona che  pur sottostando al canone già stabilito, lo riconduce all’essenzialità  dei simboli ecclesiali e liturgici.

Il messaggio dell’icona è quello dell’amore di Dio, perfetto in Dio e verso di noi. Si contempla l’origine del sacrificio redentore di Cristo.

Il profilo dei troni e delle pedane suggerisce la forma ottagonale del fonte battesimale, mentre  la posizione dei due angeli laterali descrive la forma di un calice che contiene l’angelo centrale.

La quercia(albero della Vita-albero della croce) affonda le radici nel calice (Eucaristia)in corrispondenza del Figlio(tunica porpora: divina regalità; manto azzurro: umanità).E’ Cristo il frutto che dà la vita.

 ”In principio era il Verbo, e il Verbo era rivolto verso Dio”(Gv 20,17).

Il Figlio è rivolto al Padre, col manto lilla, mistero che  lascia intravedere il cielo azzurro(umanità che Gli sta a cuore) e corrispondente al Tempio-casa del Padre, dimora che il Figlio  va a preparare per gli uomini (Gv 14, 2-3).

Il Padre  benedicente indica lo Spirito Santo datore di vita(manto verde), che aleggiava sopra le acque all’inizio della Creazione e che donato all’uomo( tunica blu ), lo rende un essere ad immagine del Dio Amore, ad immagine del Figlio.

La montagna è il luogo della rivelazione di Dio.

Non si farà né male né danno su tutto il mio monte santo,
poiché la conoscenza del Signore riempirà la terra,
come le acque coprono il fondo del mare”
.(Is  11,9)

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale,

abbi pietà di noi.( Trisagion angelico)

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Icona della Trasfigurazione(2018)

Icona della Festa della Trasfigurazione
Trasfigurazione per mano di Cristina Capella(2018)

La festa della Trasfigurazione ( Metam ò rfosis) è presente in Oriente fin dal V sec. <<In questo giorno sul Tabor , Cristo trasformò la natura ottenebrata di Adamo. Avendola coperta del suo splendore, la divinizzò >> (Inno della festa) Al centro dell’icona, la figura sfolgorante di Cristo irraggia tutt’intorno, oscurando la luce naturale e trasfigurando la natura e l’uomo .

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ICONE SACRE: I 20 MISTERI DEL ROSARIO al Monastero di CAIRATE(VA)30/9/17-8/10/17

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ICONE SACRE:

I 20 MISTERI DEL ROSARIO

Itinerario orante tra Oriente ed Occidente

Mostra di icone per  mano di Cristina Capella.

 

Seguendo lo scorrere del Rosario la mostra espone le icone

dei Misteri Gaudiosi, Luminosi, Dolorosi e Gloriosi.

MONASTERO DI CAIRATE

(Varese)

Festa della Madonna del Rosario 2017

 

Sabato 30 settembre orario di apertura : ore 14-18.

Domenica 1 ottobre  dalle ore 10 alle 18.

Sabato 7 ottobre  e  domenica 8 ottobre

 dalle ore 14 alle 17.

 

Per informazioni: tel. 0332/329904 |cristina@mirabileydio.it

prolococairate@gmail.com

www.mirabileydio.it

Per chi è vicino a Varese e non conosce il Monastero di Cairate,questa è una buona occasione per vedere la mostra di Icone Sacre :I 20 MISTERI DEL ROSARIO e partecipare alla festa patronale.

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Icone Sacre a Comerio: I 20 MISTERI DEL ROSARIO 1-2-ottobre 2016

ICONE SACRE:I 20 MISTERI DEL ROSARIO

Itinerario orante tra Oriente ed Occidente

Mostra di icone per  mano di Cristina Capella.

Chiesa di San Celso 

Comerio (VA)

1-2 ottobre 2016

 

 

Seguendo lo scorrere del Rosario la mostra espone le icone

dei Misteri Gaudiosi, Luminosi, Dolorosi e Gloriosi .

Sabato 1 ottobre: ore 10 -12 e 15-19 ; apertura serale 20-22

Domenica 2 ottobre: ore 9-12 e 15-19

Per informazioni: tel.0332-329904

cristina@mirabileydio.it

http://www.mirabileydio.it

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Mercoledì di Mezzapentecoste -Gesù tra i dottori nel Tempio: Icona della festa di Mesopentecoste

Icona di Mesopentecoste. Per mano di Cristina Capella
Icona di Mesopentecoste.
Per mano di Cristina Capella .www.mirabileydio.it

Nella Chiesa ortodossa  il mercoledì della IV settimana di Pasqua

viene detto mercoledì di mesopentikostis  perché segna la metà del pentakostarion, il periodo che dalla Pasqua giunge alla Pentecoste.

Gli inni ricordano tale collocazione mentre il tema della festa è  quello di Gesù Maestro.

Il senso di questa ricorrenza si trova nella innologia dei vespri odierni, che al primo dei tre prosòmia recita: «Eccoci giunti alla metà dei giorni che iniziano con la salvifica risurrezione e ricevono il loro sigillo con la divina pentecoste. Questo giorno risplende dei fulgori che riceve da entrambe, congiunge le due feste ed è venerabile perché annuncia la gloria del Signore».

 

L’icona della festa  mostra il Fanciullo dodicenne che, dopo essere salito con i genitori a Gerusalemme, vi si trattiene nel tempio a discutere con i dottori della Legge.

Gesù è posto al centro dell’icona, assiso tra un semicerchio di anziani che ascoltano la sua parola ed anticipa l’icona della Pentecoste in cui gli Apostoli raccolti in preghiera , ricevono lo Spirito Santo.

La figura di dimensione maggiore e lo scranno più elevato, con uno sgabello per i piedi, mostrano la sua qualità di maestro ; Gesù  ha la pienezza della saggezza, perché è la Sapienza-Sofia di Dio che ha creato il mondo.

 

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II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia:L’Incredulità di Tommaso

Incredulità di Tommaso
Icona dell’incredulità di Tommaso (2014)

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».

Gv 20,26-29

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2 febbraio: Presentazione del Signore al Tempio

Presentazione al Tempio di Gesù
ICONA DELLA Presentazione al Tempio di Gesù

La Presentazione di Gesù al Tempio     

2 febbraio

Presentazione del Signore al Tempio (2008) per mano di Cristina Capella  www.mirabileydio.it

La festa è ora posta quaranta giorni( periodo per la purificazione della madre,secondo la tradizione ebraica)  dopo il Natale ,mentre inizialmente era  il 14 febbraio ,40 giorni dall’Epifania , Natale per le Chiese d’ Oriente.

La festa fu introdotta in Occidente nel VII secolo e conosciuta come“Purificazione di Maria”.

Per la liturgia bizantina è Hypapantì, cioè  la festa dell’“Incontro” : tra il Cristo ed il popolo in attesa della salvezza, rappresentato da Simeone ed  Anna; tra l’Antico e il Nuovo Testamento;tra l’uomo e Dio, ed è annoverata tra le feste del Signore.

…Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d’Israele;

lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.” (Lc 2)

Simeone mosso dallo Spirito Santo (verde:  colore della vita  e della speranza) si è recato al tempio ed è in attesa, come il sacerdote  nel  rito bizantino ,di ricevere il Bambino Gesù, con le mani velate in segno di adorazione.

“Stava già per lasciare questo mondo fallace ,Simeone  ispirato vegliardo.

Qual pargolo a lui fosti dato, ma in te riconobbe il Signore perfetto,

e ammirando stupito l’eterna sapienza, esclamò: Alleluia! .”

(inno Acatisto, XII)

Presentazione del Signore al Tempio (2012).per mano di Cristina Capella http://www.mirabileydio.it

Al centro, il ciborio con l’altare della Nuova Alleanza sul quale si perpetua il sacrificio del Signore, indicano nell’Eucaristia, il luogo dell’incontro.

La tenda è il velo del tempio ma anche i lembi del manto del Signore.

Il drappo rosso  sul  tetto  mostra la protezione misericordiosa di Dio che tutto copre.

Maria è collocata  come lampada  davanti all’altare , simbolo del tempio ,poiché Maria è il tempio che ha portato il Cristo . Ella è in atto di porgere  a Simeone il Signore, che siede come su un trono sulle sue braccia.

Presentazione Signore(2019)
Icona della Presentazione del Signore (2019)

“Gioisci, Madre di Dio Vergine piena di grazia: da te infatti è sorto il sole di giustizia, Cristo Dio nostro, che illumina quanti sono nelle tenebre”

(Tropario)

Cristo  benedicente,“Luce per illuminare le genti” ,porta nella  mano sinistra il documento del debito, il chirografo del peccato, quale segno del riscatto per l’umanità.

A sinistra Giuseppe che ha in mano   le colombe per il riscatto ed

assiste muto  alla scena.

Chi  incontra Cristo la Luce delle genti, può affermare di aver trovato la pienezza della vita, la salvezza attesa ed esclamare:

“Ora lascia o Signore che il tuo servo

vada in pace..”

(Lc 2,22-40)

Presentazione del Signore - www.mirabileydio.it
Presentazione del Signore 2020
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Icone per ordine alfabetico

&gt;Calendario di FEBBRAIO:San Valentino martire-San Giacomo Apostolo -Santo Mandilion Continua a leggere “Icone per ordine alfabetico”

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6 gennaio: Epifania del Signore

 

nozzeCana2015web

In epiphaniis Domini Per le epifanie del Signore
Illuminans altissimus O Gesù, pace, vita, luce, verità
micantium astrorum globos, che Altissimo illumini
pax, vita, lumen, veritas, i globi dei risplendenti astri
Iesu, fave precantibus. ascolta benigno chi ti invoca.
Seu mystico baptismate Sia perchè tu nel giorno odierno consacri
fluenta Iordanis, retro col tuo mistico battesimo
conversa quondam tertio, le fluenti acque del Giordano, che in passato
praesenti sacraris die. erano state fermate per tre volte.
Seu stella partum virginis Sia perchè tu in questo giorno,
coelo micans signaveris, con la fulgente stella, hai indicato dal cielo
et hac adoratum die il luogo del parto della Vergine,
praesepe magos duxeris. ed hai guidato i Magi ad adorarti.
Vel hydriis plenis aquae Oppure perché tu hai infuso nelle idrie
vini saporem infuderis; ricolme d’acqua il sapore del vino:
hausit minister conscius ne assaggiò il servo, ben sapendo
quod ipse non impleverat. che non era stato lui a riempirle;
Aquas colorari videns, vedendo che l’acqua si coloriva
inebriare flumina, e che bevendola ci si inebriava,
mutata elementa stupet si meraviglia che mutati elementi
transire in usus alteros. passino ad altri usi.
Sic quinque millibus viris Così pure perchè, mentre dividi cinque pani
dum quinque panes dividis, fra cinque mila persone,
edentium sub dentibus sotto i denti di quanti mangiavano,
in ore crescebat cibus. nella bocca il cibo cresceva.
Multiplicabatur magis Il pane si moltiplicava
dispendio panis suo; più di quanto veniva consumato:
quis haec videns mirabitur chi, assistendo a questo prodigio,
iuges meatus fontium? potrà stupirsi del perenne sgorgare delle fonti?
Inter manus frangentium Il pane passa a profusione
panis rigatur profluus; tra le mani di coloro che lo spezzano
intacta quae non fregerant e frammenti non ancora spezzati
fragmenta subrepunt viris. scivolano intatti tra le dita degli uomini.