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Santuario di Vicoforte maggio 2016 ICONE SACRE: I 20 MISTERI DEL ROSARIO

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Video della mostra ICONE SACRE :I 20 MISTERI DEL ROSARIO al Santuario di Vicoforte -2016-
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Slideshow: MOSTRA ICONE

Mostra di Icone Sacre:I 20 MISTERI DEL ROSARIO

Mostra di ICONE SACRE: I 20 MISTERI DEL ROSARIO.

Slideshow: MOSTRA ICONE

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San GUGLIELMO di MONTEVERGINE:25 giugno

 

Icona di SAN GUGLIELMO di MONTEVERGINE (da Vercelli)-www.mirabileydio.it

SAN GUGLIELMO di  VERCELLI (da Montevergine) 

Eremita, abate, fondatore della Congregazione Benedettina di Montevergine ,poi assorbita nel 1879 dalla Congregazione Cassinese.

Guglielmo iniziò come monaco pellegrino  il cammino compostellano. Di ritorno da Santiago,  deciso a proseguire  per la Terra Santa ,venne assalito dai banditi e si sentì chiamato a fermarsi in eremitaggio.Cercò la solitudine in diversi luoghi ed infine a Montevergine presso Avellino .

Accorrevano molti pellegrini e tra essi alcuni uomini che giunsero attratti dalla vita eremitica ,ai quali diede la regola di San Benedetto.

Fondò un’altra comunità a Nusco(Galeto) dove morì il 24 giugno 1142  ed un altro monastero sul monte Cognata ,con una doppia comunità femminile e maschile.

Nel corso della seconda guerra mondiale,la Santa Sindone di Torino venne segretamente custodita presso il monastero di Montevergine.

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Santa VERONICA:12 LUGLIO

SANTA VERONICA 

pia donna

 
 
 
La vera leggenda della Veronica
Dario Busolini
Il velo della Veronica non è quello offerto a Gesù, per asciugarsi il sudore e detergere il suo sangue lungo la via del Calvario, dalla pia donna di tale nome. Infatti questo popolare episodio della “Via Crucis” non si trova in nessuno dei Vangeli ed è derivato da una leggenda abbastanza recente. Il nome “Veronica”, invece, pare derivi dall’accostamento dell’aggettivo latino “vera” al sostantivo greco “icona”, per indicare la “vera immagine” di Gesù tra quelle considerate non dipinte da mano d’uomo. Si racconta che un giorno l’imperatore romano Tiberio fu colpito da una grave malattia. Avendo saputo che nella lontana Palestina operava un eccezionale guaritore di nome Gesù, ordinò al suo messo Volusiano di andare a cercarlo a Gerusalemme. Ma la stagione invernale ritardò la partenza di Volusiano, che giunse in Palestina quando, ormai, era troppo tardi: Gesù era stato crocifisso! Volusiano, però, non volle tornare a mani vuote da Tiberio, perché ne temeva l’ira. Così si mise alla ricerca dei seguaci di Gesù, per ottenere da loro almeno una reliquia del maestro. Così trovò una donna, chiamata appunto Veronica, che ammise di aver conosciuto Gesù, ed anzi gli raccontò una storia prodigiosa. Anni prima, quando Cristo era andato a predicare in una località lontana, le era venuta una grande nostalgia del Signore. Perciò aveva comprato un panno bianco per portarlo ad un pittore affinché questi, sulla base delle sue indicazioni, gliene facesse un ritratto. Ma proprio il giorno in cui era uscita di casa per andare dal pittore, aveva incontrato per strada Gesù, di ritorno dal suo viaggio. Egli, saputo il desiderio della donna, le aveva chiesto il panno e, sfregatolo sul suo viso, glielo aveva restituito con impressi i propri lineamenti. Volusiano chiese immediatamente a Veronica quel ritratto ed ella acconsentì a portarlo di persona a Tiberio. Il quale, appena fu al cospetto del sacro telo, guarì all’istante. Da quel momento in poi l’insigne reliquia rimase sempre a Roma. Secondo alcuni, questa Veronica sarebbe L’emorroissa citata nel Vangelo che, a detta degli Apocrifi, si chiamava, in greco, “Berenike” da cui il nostro “Veronica”. Ma la leggenda sembra ricalcare la vicenda del re Abgar di Edessa, il sovrano che avrebbe ricevuto da Cristo stesso quel famoso “Mandylion”  ;secondo alcuni sarebbe la medesima Sindone di Torino allora ripiegata e con solo il volto di Gesù visibile .

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Calendario di GIUGNO: San Guglielmo da Montevergine,San Giacomo ,il Santo Mandilion

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SAN GUGLIELMO di VERCELLI (da Montevergine)

Eremita,abate, fondatore della Congregazione Benedettina di Montevergine assorbita nel 1879 dalla Congregazione Cassinese.

Guglielmo iniziò come monaco pellegrino il cammino compostellano. Di ritorno da Santiago, deciso a proseguire per la Terra Santa ,venne assalito dai banditi e si sentì chiamato a fermarsi in eremitaggio.Cercò la solitudine in diversi luoghi ed infine a Montevergine ,presso Avellino . Accorrevano molti pellegrini ed alcuni uomini ,che giunsero, attratti dalla vita eremitica ,ai quali diede la regola di San Benedetto.

Fondò un’altra comunità a Nusco(Galeto),dove morì il 24 giugno 1142, ed un altro monastero sul monte Cognata ,con doppia comunità femminile e maschile.

Nel corso della seconda guerra mondiale,la Santa Sindone di Torino venne segretamente custodita

presso il monastero di Montevergine.

SAN GIACOMO APOSTOLO

La leggenda vuole che i suoi discepoli,raccolto il corpo di san Giacomo(primo martire nel 42 D.C.)

lo abbiano seppellito in Galizia ,dove nel secolo IX fu ritrovata la tomba ed attorno alla quale nacque Santiago di Compostela.

 

 

 

 

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IL SANTO MANDYLION

L’icona acheropita(non scritta da mano d’uomo)del “Santo Mandylion”(asciugamano),

secondo la tradizione,presenta l’immagine del Volto di Cristo, che Lui stesso impresse sul lino ,prima della Passione ed inviò al re Abgar, di Edessa per guarirlo dalla lebbra.

La reliquia fu venerata per molti secoli poi scomparse,fu ritrovata e persa ancora nell’occupazione latina di Costantinopoli del 1204.

Molti studiosi ritengono che potrebbe trattarsi della stessa Sindone di Torino,forse all’epoca ripiegata e racchiusa in una teca in modo da renderne visibile solo il Volto. www.mirabileydio.it

LA COMPOSIZIONE DELL’ICONA

Iconografo è chi con “L’intelletto nel cuore ,comincia a dipingere comprendendo quello che l’icona comunica”,ed è un progressivo,coinvolgente svelarsi dei legami tra storia della salvezza e del mondo.

Così per l’icona di San Guglielmo,sono da notare alcuni fatti che ne spiegano la composizione:

1)L’icona mi è stata commissionata il giorno successivo il 25 giugno (memoria del santo) per il

25′ di sacerdozio dell’Arcivescovo di Utrecht e Primate di Olanda Monsignor Willem Jacobus Eijk

(nominato da Papa Benedetto XVI)

2)San Guglielmo iniziò come monaco pellegrino il cammino verso Santiago di Compostella

( Il 2010 è l’anno”Compostellano”che si conclude con il pellegrinaggio di Papa Benedetto XVI sulla tomba di San Giacomo)

3)Nel monastero di Montevergine,durante la II guerra mondiale venne nascosta la Sacra Sindone

(a Torino se ne è appena conclusa l’ostensione, con il pellegrinaggio di Papa Benedetto XVI)

4)San Guglielmo ha fondato la Congregazione Benedettina di Montevergine(con la Regola di San Benedetto!)

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San Valentino martire-San Giacomo Apostolo-Santo Mandilion


SS.Valentino-Giacomo
San Valentino Martire

14 febbraio

La più antica notizia di S.Valentino è in un documento ufficiale della Chiesa dei sec.V-VI dove compare il suo anniversario di morte. Ancora nel sec. VIII un altro documento ci narra alcuni particolari del martirio: la tortura, la decapitazione notturna, la sepoltura ad opera dei discepoli Proculo, Efebo e Apollonio, successivo martirio di questi e loro sepoltura. Altri testi del sec. VI, raccontano che S.Valentino, cittadino e vescovo di Terni dal 197, divenuto famoso per la santità della sua vita, per la carità ed umiltà, per lo zelante apostolato e per i miracoli che fece, venne invitato a Roma da un certo Cratone, oratore greco e latino, perché gli guarisse il figlio infermo da alcuni anni. Guarito il giovane, lo convertì al cristianesimo insieme alla famiglia ed ai greci studiosi di lettere latine Proculo, Efebo e Apollonio, insieme al figlio del Prefetto della città. Imprigionato sotto l’Imperatore Aureliano fu decollato a Roma. Era il 14 febbraio 273. Il suo corpo fu trasportato a Terni al LXIII miglio della Via Flaminia. Fu tra i primi vescovi di Terni, consacrato da S.Feliciano vescovo di Foligno nel 197. Preceduto da S.Pellegrino e S.Antimo, fratello dei SS.Cosma e Damiano.

San Giacomo il Maggiore Apostolo
25 luglio

Martire a Gerusalemme nel 42 d.C.
Detto il Maggiore (per distinguerlo dall’omonimo apostolo
detto il Minore), Giacomo figlio di Zebedeo e Maria Sàlome e
fratello dall’apostolo Giovanni Evangelista, nacque a
Betsàida. Fu presente ai principali miracoli del Signore (Mc
5,37), alla Trasfigurazione di Gesù sul Tabor (Mt 17,1.) e al
Getsemani alla vigilia della Passione. Pronto e impetuoso di
carattere, come il fratello, con lui viene soprannominato da
Gesù «Boànerghes» (figli del tuono) (Mc 3,17; Lc 9,52-56).
Primo tra gli apostoli, fu martirizzato con la decapitazione
in Gerusalemme verso l’anno 43/44 per ordine di Erode
Agrippa.
Il sepolcro contenente le sue spoglie, traslate da Gerusalemme
dopo il martirio, sarebbe stato scoperto al tempo di
Carlomagno, nel 814. La tomba divenne meta di grandi
pellegrinaggi medioevali, tanto che il luogo prese il nome di
Santiago (da Sancti Jacobi, in spagnolo Sant-Yago) e nel 1075
fu iniziata la costruzione della grandiosa basilica a lui
dedicata.

IL SANTO MANDYLION

L’icona acheropita(non scritta da mano d’uomo)del “Santo Mandylion”(asciugamano),secondo la tradizione,presenta l’immagine del Volto di Cristo, che Lui stesso impresse sul lino ,prima della Passione ed inviò al re Abgar, di Edessa per guarirlo dalla lebbra .
La reliquia fu venerata per molti secoli poi scomparse,fu ritrovata e persa ancora nell’occupazione latina di Costantinopoli del 1204.
Molti studiosi ritengono che potrebbe trattarsi della stessa Sindone di Torino,forse all’epoca ripiegata e racchiusa in una teca in modo da renderne visibile solo il Volto.

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